Incontinenza urinaria notturna negli adulti: cause e rimedi

23 marzo 2023 Salute e prevenzione
incontinenza urinaria notturna adulti

L'incontinenza urinaria notturna, anche detta enuresi notturna, è una perdita involontaria di urina che si verifica durante il sonno. Questo disturbo è tipico dei bambini ma talvolta può presentarsi anche nelle persone adulte di entrambi i sessi, causando fastidio e imbarazzo e compromettendo la qualità della vita e del riposo. Particolarmente a rischio sono gli anziani, sia perché questa condizione può essere provocata da alcune patologie frequenti nella terza età sia perché il loro quadro clinico, spesso già compromesso da altre malattie, li rende più vulnerabili e bisognosi di assistenza.

In questo articolo approfondiremo cos'è l'incontinenza urinaria notturna, scopriremo quali sono le possibili cause di questo problema negli adulti e illustreremo i rimedi e le terapie utili per trattarlo e gestirlo.
 

Le cause dell’incontinenza urinaria notturna

Le cause dell'incontinenza urinaria notturna negli adulti possono essere molteplici. Questo disturbo diventa più frequente con l'invecchiamento, anche se non è una prerogativa degli anziani ma può manifestarsi anche tra le persone più giovani: nelle donne, per esempio, è comune in menopausa, perché la diminuzione dei livelli di estrogeni provoca spesso un indebolimento del pavimento pelvico che può causare incontinenza.

Con l'avanzare dell'età, tuttavia, questa problematica tende a presentarsi più spesso perché l'apparato urinario è interessato da una serie di cambiamenti che possono favorirne la comparsa. Tra questi figurano:

  • una ridotta capacità della vescica, ovvero la diminuzione del quantitativo massimo di urina che può contenere;
  • contrazioni vescicali involontarie più frequenti;
  • indebolimento della muscolatura pelvica.

Queste modifiche facilitano l'insorgere dell'incontinenza, sia notturna che diurna, un disturbo che in età adulta è per lo più legato a fattori di natura patologica che determinano un aumento del volume di urina prodotta o un'alterazione dei meccanismi fisiologici che ne regolano l'emissione. L'incontinenza notturna, inoltre, può essere associata a poliuria notturna (sovrapproduzione di urina nelle ore notturne) e nicturia (bisogno di urinare spesso di notte).

Tra le condizioni che possono provocare incontinenza notturna negli adulti rientrano, ad esempio:

  • il diabete, soprattutto se non adeguatamente trattato, perché l'iperglicemia (eccesso di zuccheri nel sangue) può causare un aumento della quantità di urine emesse, sia di giorno che di notte;
  • l'obesità, soprattutto se si associa all'accumulo di grasso addominale che aumenta la pressione su vescica e uretra (il canale attraverso cui l’urina viene espulsa) determinando uno stimolo impellente e difficilmente controllabile a urinare, specie di notte;
  • malattie cerebrovascolari come l'ictus, perché il danno cerebrale compromette la capacità di controllo della vescica; 
  • calcoli renali, che possono provocare irritazioni vescicali e rendere, quindi, più difficile trattenere l’urina.

L’incontinenza urinaria notturna negli anziani

Per gli anziani, spesso fragili e con un quadro clinico caratterizzato dalla presenza di più malattie, l'incontinenza urinaria rappresenta una vera e propria sindrome geriatrica che, come evidenzia la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), dopo gli 80 anni può colpire fino al 70% delle persone, sia uomini che donne.

La SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria) sottolinea che spesso questo disturbo è la conseguenza di patologie acute e croniche oppure la complicanza di interventi che hanno interessato le vie urinarie o il pavimento pelvico.

Tra le malattie più frequenti in età avanzata che possono causare incontinenza notturna ci sono:

  • lo scompenso cardiaco e l’insufficienza venosa periferica, perché determinano un accumulo di liquidi che l'organismo cerca di eliminare con l'urina, quindi, possono causare urgenza di andare in bagno e perdite urinarie;
  • l'ipertrofia della prostata, perché l'aumento delle dimensioni di questa ghiandola può ostruire l'uretra e causare uno svuotamento incompleto della vescica, con conseguenze come la necessità di urinare spesso di notte e l'incontinenza urinaria notturna;
  • il tumore alla prostata: negli stadi avanzati, oppure dopo la radioterapia o dopo l'asportazione della prostata, può avere ripercussioni sulla funzione urinaria e causare incontinenza;
  • le infezioni delle vie urinarie, comuni soprattutto nelle donne in menopausa per la riduzione dei livelli di estrogeni;
  • patologie neurologiche come morbo di Parkinson, demenza e Alzheimer, che possono provocare disfunzioni della vescica e determinare problemi di memoria e disorientamento che portano a ritardare l'atto della minzione e quindi, indirettamente, causano incontinenza.

L'incontinenza urinaria può anche essere dovuta all'assunzione di alcuni farmaci che hanno come conseguenza un aumento della produzione di urina e un maggiore stimolo a urinare. Tra questi ci sono i diuretici, gli antidepressivi, i sedativi, i farmaci anti-Parkinson, gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e i medicinali utilizzati per la terapia ormonale sostitutiva.

I rimedi per l’incontinenza urinaria notturna

Curare l'incontinenza urinaria notturna è molto importante, sia per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre sia per prevenire alcune conseguenze di questo disturbo che rischiano di essere molto pericolose, soprattutto per gli anziani.

Tra queste ci sono:

  • le piaghe da decubito, ulcere che in persone allettate o costrette a prolungata immobilità possono essere favorite o aggravate dal contatto della pelle con l’urina;
  • le cadute e le fratture a cui l'anziano può andare incontro se di notte si alza per raggiungere rapidamente il bagno nel tentativo di prevenire l'incontinenza;
  • i frequenti risvegli notturni causati dall'urgenza di urinare o dal fastidio legato alle perdite, che possono provocare sonnolenza, calo della concentrazione e disturbi dell'umore durante il giorno.


Anche se parlarne può essere imbarazzante, ai primi segnali di incontinenza notturna è dunque consigliabile rivolgersi al medico, che visiterà il paziente, valuterà la tipologia e la frequenza dei sintomi, analizzerà il quadro clinico generale, prescriverà eventuali esami di approfondimento e indirizzerà l'assistito verso un controllo specialistico  per individuare le cause del disturbo.

L'incontinenza notturna è spesso la conseguenza di una patologia, soprattutto negli anziani. Per curarla – o almeno per attenuarla – è quindi fondamentale, innanzitutto, tenere sotto controllo il problema di salute che la causa con la terapia giusta. 

Il trattamento specifico dell'incontinenza urinaria, invece, può prevedere il ricorso a farmaci anticolinergici, che riducono le contrazioni incontrollate del muscolo della vescica migliorandone la funzionalità. Negli anziani, comunque, è importante tenere conto dei possibili effetti collaterali dei medicinali per l’incontinenza e delle eventuali interferenze con le altre terapie in corso. Il medico o lo specialista, inoltre, dovranno anche valutare l'opportunità di sostituire o limitare l'assunzione di farmaci che possono causare un aumento della produzione di urina durante la notte e un frequente stimolo a urinare.

In presenza di obesità, una corretta alimentazione è fondamentale per favorire il dimagrimento: può essere quindi raccomandabile il supporto di uno specialista della nutrizione che aiuti a perdere peso. Ci sono poi alcune  abitudini quotidiane che, pur non curando l'incontinenza, possono contribuire a contenere le perdite notturne: diminuire il consumo di liquidi nelle ore serali, per esempio, è un accorgimento utile per ridurre il quantitativo di urina prodotta durante la notte.

L'incontinenza notturna nell’anziano, inoltre, rende spesso necessario l'utilizzo di presidi come assorbenti e traverse, che aiutano a limitare i disagi, sia per il paziente sia per i caregiver. Se queste misure non possono essere adottate e il medico lo ritiene opportuno e privo di controindicazioni, si può fare ricorso a cateteri e sacche per la raccolta di urina.

L'assistenza specializzata a domicilio, un aiuto concreto per chi soffre di incontinenza notturna

Come abbiamo illustrato, l'incontinenza notturna negli adulti, oltre a essere un disturbo fastidioso rappresenta un problema molto delicato se a soffrirne è un anziano fragile e non autosufficiente. In questi casi la gestione di questa condizione richiede competenze adeguate e la disponibilità ad aiutare il proprio caro durante la notte.

Tuttavia, non sempre i familiari hanno modo di garantire questo tipo di supporto. In questi casi può  essere utile avvalersi di un servizio di assistenza specializzata come quello offerto da PrivatAssistenza, prima rete nazionale di assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili con oltre 200 centri in tutta Italia.

Grazie a un team di operatori socio-assistenziali e sanitari qualificati, PrivatAssistenza è in grado di fornire ad anziani e famiglie un supporto a domicilio anche nelle ore notturne per tutte le necessità legate all'incontinenza. Badanti e OSS possono prendersi cura nel quotidiano dell'anziano, assicurarsi che mangi in modo equilibrato, vigilare su di lui perché segua le terapie prescritte, assisterlo nei suoi bisogni notturni, per esempio accompagnandolo in bagno e occupandosi della sua igiene personale, anche in presenza di patologie come Alzheimer e Parkinson che richiedono specifiche conoscenze e sensibilità verso i malati.

Se l'incontinenza notturna richiede l'applicazione di un catetere o causa complicanze come le piaghe da decubito, è inoltre possibile avvalersi del servizio di infermiere a domicilio e usufruire di prestazioni sanitarie direttamente a casa.

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Crediti immagine di copertina: Motortion Films/Shutterstock

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