Polisonnografia domiciliare: cos'è e perché investire in questo servizio di telemedicina

3 agosto 2022
polisonnografia domiciliare

La polisonnografia domiciliare permette di eseguire senza muoversi da casa l’esame diagnostico di riferimento per la conferma di disturbi del sonno molto comuni, come le apnee notturne, il russamento e l'insonnia cronica.

Questo servizio di telemedicina, quindi, è particolarmente indicato per i pazienti fragili, anziani, con difficoltà motorie, disabilità o patologie, che non potrebbero raggiungere agevolmente gli ospedali o i centri del sonno per sottoporsi a questo test.

Nel nostro articolo, scopriremo in dettaglio in cosa consiste la polisonnografia, come si esegue e per quali problematiche. Attraverso la testimonianza di chi già offre questa prestazione, approfondiremo anche perché la polisonnografia domiciliare può rappresentare un interessante ambito di investimento per un imprenditore nel campo dell'assistenza e quali sono i vantaggi per i pazienti e per i loro caregiver.

Cos'è la polisonnografia

La polisonnografia è un esame strumentale per la diagnosi dei disturbi del sonno. Sicura, facile da eseguire e non invasiva, permette di monitorare e registrare, durante il riposo notturno, una serie di parametri fisiologici di natura sia cardiorespiratoria che neurologica. Le variabili che vengono esaminate includono:

  • l'attività cerebrale;
  • il flusso respiratorio;
  • il russamento;
  • la saturazione, cioè il livello di ossigeno nel sangue;
  • la frequenza cardiaca;
  • i movimenti oculari;
  • la posizione assunta durante il sonno;
  • i movimenti respiratori di torace e addome;
  • l'attività muscolare degli arti inferiori e superiori.

Per quali problematiche è indicata la polisonnografia

La polisonnografia è l'esame più affidabile per confermare il sospetto diagnostico in presenza di sintomi riconducibili a un disturbo del sonno di origine respiratoria o neurologica. Ecco le principali problematiche per cui può essere richiesta dal medico o dallo specialista:

  • apnee ostruttive del sonno, caratterizzate da un'interruzione della respirazione dovuta alla chiusura, totale o parziale, delle vie aeree superiori mentre si dorme;
  • roncopatia cronica, cioè il russamento, che spesso si accompagna alle apnee;
  • bruxismo, ovvero la tendenza a digrignare i denti durante il sonno;
  • narcolessia, una patologia neurologica caratterizzata da forte sonnolenza diurna e da attacchi di sonno improvvisi che si manifestano più volte nell'arco della giornata;
  • sindrome delle gambe senza riposo, una malattia del sistema nervoso che provoca un bisogno urgente e irrefrenabile di muovere le gambe durante la notte;
  • parasonnie, un gruppo di disturbi caratterizzati da movimenti incontrollati e comportamenti insoliti durante il sonno, come il sonnambulismo;
  • insonnia cronica, una condizione di origine neurologica che si manifesta con difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti nel corso della notte o tendenza a svegliarsi molto presto al mattino e che si definisce cronica quando dura per più di un mese e si verifica almeno tre notti alla settimana.

Oltre che per la diagnosi di queste problematiche, la polisonnografia può essere utilizzata anche per monitorare l'evoluzione del disturbo e l'efficacia del piano terapeutico.

Questo esame, inoltre, può venire richiesto per completare il quadro clinico nell'ambito della valutazione di patologie che frequentemente si associano a disturbi del sonno, per esempio l'ipertensione e l'obesità, fortemente correlate alle apnee notturne.

Come si esegue l’esame

La polisonnografia viene effettuata durante le normali ore di sonno, mentre il paziente dorme nel suo letto, con l'ausilio di apposite strumentazioni di piccole dimensioni, come:

  • elettrodi per registrare l'attività cerebrale;
  • sensori di posizione e per il russamento;
  • fasce toraciche e addominali per rilevare i movimenti muscolari;
  • un pulsossimetro per misurare saturazione e frequenza cardiaca;
  • una cannula nasale per controllare il flusso respiratorio.

Il paziente deve eseguire l'esame nelle sue abituali condizioni di vita, dormendo nella posizione che preferisce, mantenendo invariata l'alimentazione e continuando a seguire l'eventuale terapia farmacologica che gli è stata prescritta. Questo assicura che il risultato non sia falsato da alcun cambiamento.

Polisonnografia a domicilio: in cosa consiste e dove effettuarla

Di solito, per effettuare la polisonnografia è necessario rivolgersi a un centro del sonno o a una struttura ospedaliera specializzata: il paziente deve andare in ambulatorio per ricevere la strumentazione, che dovrà portare a casa, applicare durante la notte e restituire dopo il monitoraggio.

In alternativa, è possibile eseguire una polisonnografia domiciliare, che permette di sottoporsi a questo esame senza muoversi dalla propria abitazione: la strumentazione, infatti, viene portata direttamente a casa da un operatore specializzato, in genere un infermiere, e ritirata dopo l'esame. Anche il referto viene inviato a domicilio.

Tra le realtà che offrono questa possibilità c'è PrivatAssistenza, prima rete nazionale specializzata in assistenza domiciliare per anziani, malati e disabili con oltre 200 sedi su tutto il territorio.

Nei centri di Milano Porta Venezia e Milano Porta Romana, questo servizio è disponibile da circa un anno.

Con l'aiuto del responsabile, Maurizio Bramati, abbiamo approfondito i benefici per i pazienti e le opportunità di investire nella polisonnografia domiciliare, un esame dai numerosi campi di applicazione, che permette di diagnosticare tantissime problematiche del sonno molto diffuse: solo le apnee notturne, uno dei disturbi per cui la polisonnografia viene frequentemente richiesta, colpiscono 12 milioni di persone in Italia nella forma moderata-grave, e il doppio nella forma lieve e medio-grave, come riporta un documento dell’Inail.

Esaminiamo allora, attraverso il racconto di Bramati, i vantaggi di puntare sulla polisonnografia domiciliare.

I vantaggi di investire nella polisonnografia domiciliare: l'esperienza di PrivatAssistenza

“Abbiamo deciso di inserire tra le nostre proposte il servizio di polisonnografia a domicilio – spiega Bramati – perché è un esame che va di pari passo con altri accertamenti domiciliari che forniamo, come l'holter pressorio e l'holter cardiaco. I clienti che si rivolgono a noi, infatti, – in media persone tra i 35 e i 65 anni – lo fanno per avere conferma di un disturbo del sonno, ma anche per completare il quadro diagnostico in presenza di alcune condizioni che sappiamo essere correlate con queste problematiche, come l'ipertensione e l'obesità”.

“Per un centro PrivatAssistenza si tratta di un servizio semplice e veloce da avviare – continua Bramati – che non comporta criticità o costi particolarmente onerosi. Le apparecchiature sono miniaturizzate e reperibili nell'arco di un paio di settimane: le tempistiche possono variare leggermente da zona a zona, ma sono comunque brevi, anche perché si tratta di strumentazioni disponibili on line. È possibile scegliere tra tante formule di investimento: alcuni centri decidono di acquistare la strumentazione comprensiva di un pacchetto di referti, altre puntano sul noleggio; noi abbiamo optato per il comodato d'uso, che prevede il pagamento a parte dei referti, perché ci è sembrata la soluzione meno impegnativa per iniziare a fornire questo servizio”.

“La formazione necessaria per imparare a utilizzare gli strumenti – aggiunge Bramati – è minima, perché si tratta di apparecchiature digitalizzate estremamente intuitive. Nel nostro caso, l'infermiere incaricato di eseguire la polisonnografia domiciliare era stato formato alcuni anni fa, quando offrivamo questo servizio a una struttura ospedaliera, quindi era già in possesso di tutte le competenze. Questo ci ha dato la possibilità di inserire ancora più facilmente questo servizio tra le proposte dei nostri centri”.

Un'opportunità molto gradita da pazienti e famiglie, che della polisonnografia domiciliare apprezzano soprattutto la comodità.

I benefici della polisonnografia domiciliare per malati e caregiver 

“Il polisonnigrafo – spiega Bramati – viene portato a casa dall'infermiere specializzato, che lo applica e passa a ritirarlo il giorno successivo. Questa modalità è molto utile soprattutto in presenza di difficoltà motorie o patologie che impediscono un trasporto agevole del paziente in ospedale o in un centro specializzato. La polisonnografia a domicilio, quindi, è preferibile sia per la persona che la esegue, che può restare nella serenità del suo ambiente domestico, sia per i familiari, che risparmiano tempo e non devono organizzare gli spostamenti, spesso con grandi difficoltà nel conciliare esigenze di cura e impegni lavorativi. Anche il referto, validato da un medico specialista in pneumologia, viene inviato a domicilio, via email o su smartphone, in genere nell'arco di 24 ore”.

La polisonnografia domiciliare, dunque, si distingue per la sua praticità e facilità di esecuzione e, per questo, è un servizio di fondamentale importanza per favorire l'accesso alla diagnosi e alle cure e per tutelare il diritto alla salute dei pazienti più vulnerabili.

Rappresenta quindi un'opportunità da cogliere per chi vuole investire nell'assistenza domiciliare o per chi già opera in questo settore e desidera potenziare la sua offerta.

Vuoi diventare un imprenditore nel campo dell'assistenza e fornire anche tu un servizio di polisonnografia domiciliare? PrivatAssistenza è un partner solido a cui puoi affidarti con fiducia. Contattaci per aprire un centro nella tua zona.

Se invece sei già titolare di un centro PrivatAssistenza, la polisonnografia domiciliare è una prestazione di telemedicina molto interessante da aggiungere ai tuoi servizi, per offrire un'assistenza ancora più specializzata, all'avanguardia e a misura delle esigenze di anziani, malati e famiglie.

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