Polmonite negli anziani: come riconoscerla, prevenirla e curarla

11 novembre 2022 Salute e prevenzione
anziano con polmonite

La polmonite è una patologia respiratoria che può avere conseguenze molto gravi in età avanzata. Il sistema immunitario meno efficiente e la frequente presenza di altre patologie, infatti, rendono le persone anziane particolarmente vulnerabili e, quindi, più esposte al rischio di contagio e di complicanze anche fatali.

In questo articolo spiegheremo cos'è la polmonite e approfondiremo le cause e i rischi a cui gli anziani possono andare incontro se si ammalano. Illustreremo anche come si cura questa patologia e quali sono le misure di prevenzione più efficaci.

Che cos'è la polmonite e da cosa può essere causata

La polmonite è una malattia respiratoria caratterizzata da un'infiammazione acuta del tessuto polmonare, per lo più di natura infettiva.

Esistono diverse forme di polmonite a seconda della causa scatenante. Esaminiamo le loro caratteristiche:

  • polmonite di origine batterica: è la più comune ed è determinata da batteri che dalle vie respiratorie raggiungono i polmoni, scatenando un'infezione. Il responsabile della maggior parte delle polmoniti batteriche è lo Streptococcus pneumoniae, anche noto come pneumococco. Tra gli altri batteri che possono causare la polmonite ci sono l'Haemophilus influenzae, lo Staphylococcus aureus e la Legionella pneumophila.
  • Polmonite virale: è provocata da virus, per lo più influenzali, che soprattutto nei soggetti fragili, come gli anziani, e con difese indebolite possono portare allo sviluppo di questa patologia come complicanza dell'influenza.
  • Polmonite da inalazione/aspirazione (ab ingestis): è causata dall'inalazione o ingestione di sostanze intossicanti o irritanti, liquide o gassose. Nelle persone anziane può manifestarsi in presenza di malattie neurodegenerative o cerebrovascolari, come Parkinson, demenza, ictus, che possono comportare problemi di deglutizione (disfagia). A causa di questo disturbo, può accadere che cibo o liquidi vengano accidentalmente aspirati e raggiungano i polmoni, provocando un'infezione.
  • Polmonite fungina: è una forma rara che colpisce soprattutto chi ha un sistema immunitario compromesso da patologie o terapie prolungate, come quelle antitumorali.

Polmonite: perché gli anziani sono più a rischio

Alcuni fattori espongono gli anziani a un più elevato rischio di sviluppare una polmonite e possono aumentare il pericolo di complicanze. Vediamo quali sono:

  • fisiologico indebolimento del sistema immunitario, che con l'invecchiamento tende a essere meno efficiente.
  • Alterazioni della funzionalità dell'apparato respiratorio: con l'avanzare degli anni diminuiscono, per esempio, l'efficienza e l'elasticità polmonare e si riduce il riflesso tussigeno, ovvero lo stimolo a tossire, che è un importante meccanismo di difesa dell'organismo perché permette di rimuovere secrezioni e corpi estranei dalle vie aeree. La compromissione di questo riflesso può esporre a un maggiore rischio di polmonite, sia infettiva che da inalazione o ingestione.
  • Comorbidità, ovvero la presenza di patologie concomitanti, che possono indebolire le difese immunitarie e aumentare il pericolo sia di contagio che di complicanze. Fra queste ci sono le malattie respiratorie, le malattie cardiache, renali e del fegato, il diabete, altre infezioni non polmonari.
  • Disturbi della deglutizione e della masticazione, che possono causare malnutrizione e indebolimento, oltre a favorire l'insorgenza di una polmonite ab ingestis.
  • Terapie farmacologiche, come quelle a base di cortisonici o immunosoppressori, che aumentano il rischio di infezione, oltre a peggiorare il decorso della polmonite.
  • Ospedalizzazione o degenza in strutture sanitarie, come le RSA: accanto alla polmonite contratta in comunità, cioè al di fuori dell’ospedale, per gli anziani il ricovero è un veicolo comune di contagio. La polmonite nosocomiale, una polmonite batterica sviluppata in ospedale, colpisce in particolare i pazienti sottoposti a interventi chirurgici toracici o addominali, a ventilazione meccanica o ad alimentazione per sondino.

Quali sono i sintomi della polmonite negli anziani?

Generalmente la polmonite si manifesta con sintomi come:

  • febbre elevata;
  • tosse secca o con catarro, raramente caratterizzato dalla presenza di sangue;
  • difficoltà a respirare (dispnea), respirazione accelerata e fiato corto;
  • dolore toracico che peggiora quando si respira profondamente o si tossisce;
  • battito cardiaco accelerato (tachicardia);
  • sudorazione e brividi;
  • perdita di appetito;
  • malessere generale e affaticamento.

Negli anziani, tuttavia, questa patologia respiratoria può presentarsi con sintomi più lievi. Questo vale soprattutto nei pazienti di età superiore ai 75 anni, in cui la maggior parte delle polmoniti ha forma atipica, indipendentemente dalla causa che le ha scatenate.

La febbre tende a essere assente o molto lieve, cioè inferiore ai 38°C. Può anche capitare che l'infezione si manifesti con ipotermia, cioè con una temperatura corporea più bassa del solito. Spesso la polmonite negli anziani è anche senza tosse.

Nelle persone anziane, inoltre, possono presentarsi altri disturbi, come deterioramento cognitivo e alterazioni dello stato mentale, che di norma non caratterizzano questa patologia.

L'anomalia del quadro sintomatologico può rendere difficile una diagnosi tempestiva. In presenza di sintomi anche lievi, quindi, è consigliabile informare subito il medico, che valuterà l'opportunità di approfondimenti diagnostici. Se l'anziano, invece, ha disturbi severi, come difficoltà a respirare, febbre alta, dolore al petto, tosse che tende a peggiorare, stato confusionale, è bene accompagnarlo immediatamente al pronto soccorso per accertamenti, o allertare il servizio sanitario di emergenza.

Come si diagnostica la polmonite

La diagnosi della polmonite si basa su:

  • la valutazione dei sintomi;
  • un esame obiettivo del paziente per individuare anomalie della respirazione oppure rumori respiratori, rilevabili attraverso l'auscultazione del torace con lo stetoscopio, che possono essere un segnale di polmonite;
  • accertamenti strumentali e di laboratorio, che il medico potrà raccomandare in presenza di un sospetto clinico.

Tra gli esami che possono essere richiesti ci sono:

  • le analisi del sangue e delle urine, utili per individuare un'eventuale infezione;
  • una radiografia del torace, che rappresenta l'esame di riferimento per la diagnosi di polmonite e serve a localizzare l'infiammazione nei polmoni e a valutarne l'entità;
  • un esame microbiologico dell'espettorato, ovvero di un campione di muco, per ricercare l'agente patogeno responsabile dell'infezione.

Le complicanze della polmonite per gli anziani

Negli anziani, la polmonite può avere un decorso particolarmente severo e causare complicanze anche molto serie.

Tra le principali ci sono:

  • pleurite, cioè l'infiammazione della membrana che riveste i polmoni e della parete interna del torace.
  • Ascesso polmonare, un'eventualità, per fortuna rara, che consiste nella formazione di sacche di pus all'interno dei polmoni.
  • Insufficienza respiratoria che richiede la ventilazione meccanica.
  • Setticemia, una grave complicanza che si verifica se l'infezione, attraverso il flusso sanguigno, si estende a tutto l'organismo, dove può causare un'infiammazione generalizzata.

Come curare la polmonite negli anziani

Il trattamento della polmonite dipende dalla sua natura e gravità.

Nei casi lievi, questa patologia può essere curata a casa, sempre sotto stretto controllo medico. Come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, il ricovero in ospedale può essere consigliabile nei soggetti considerati a rischio, come gli anziani, soprattutto se i sintomi sono gravi e lo stato di salute è compromesso, per esempio in presenza di altre malattie. In questi casi, infatti, il pericolo di complicanze è elevato.

La terapia varia a seconda della causa della polmonite e può prevedere:

  • per la polmonite batterica, l'assunzione di antibiotici specifici per l'agente patogeno che l'ha scatenata;
  • in caso di polmonite virale, una cura basata su riposo e terapia di supporto, come antipiretici e farmaci per il controllo della tosse;
  • per la polmonite fungina, l'utilizzo di antimicotici.

Nei pazienti anziani in cura anche per altre malattie, la scelta dell'antibiotico deve tenere conto delle possibili interazioni con i medicinali prescritti e degli eventuali effetti collaterali che possono derivare da questa contemporanea assunzione, che vanno attentamente monitorati e riferiti subito al medico.

Oltre a seguire la terapia farmacologica è importante stare a riposo e bere molti liquidi per sciogliere le secrezioni e mantenersi idratati. Il rischio di disidratazione negli anziani, già fisiologicamente elevato, può infatti aumentare in presenza di febbre alta, forte sudorazione e tosse. Acqua, tisane non zuccherate, brodi e minestre sono ideali per supportare la guarigione.

Se la polmonite rende necessaria l'ospedalizzazione, alla terapia farmacologica possono essere associati altri trattamenti da valutare a seconda della gravità, compresi il ricovero in terapia intensiva e il ricorso alla ventilazione meccanica a supporto della respirazione.

Polmonite negli anziani: quanto tempo serve per guarire?

La polmonite è una malattia severa che può richiedere settimane o mesi per un pieno recupero. I tempi di guarigione dipendono dalla gravità dei sintomi, dall'età e dalle condizioni di salute del paziente. Negli anziani, che hanno spesso delle fragilità e un quadro clinico compromesso, la ripresa potrebbe essere più difficoltosa. 

In generale la febbre, se presente, di solito scompare nell'arco di una settimana dall'inizio della terapia ma alcuni sintomi, come la tosse, possono persistere anche per settimane, mentre la sensazione di spossatezza può durare per alcuni mesi.
 

Negli anziani, per l'elevato rischio di complicanze, è importante monitorare attentamente il decorso e avvisare subito il medico se, nonostante la terapia, le condizioni di salute non migliorano o se i sintomi sembrano peggiorare.

Come prevenire la polmonite nell'anziano

Prevenire la polmonite negli anziani è molto importante per proteggerli dal rischio di contagio e dalle possibili complicanze.

Il ruolo della vaccinazione

Il principale strumento è rappresentato dalla vaccinazione anti-pneumococcica contro la polmonite batterica, raccomandata e offerta gratuitamente agli over 65 e a tutte le persone che presentano condizioni di rischio, come malattie croniche, patologie cardiovascolari, malattie respiratorie, stati di immunocompromissione. Il vaccino viene somministrato in un'unica dose e può essere effettuato insieme a quello antinfluenzale o in qualunque altro momento.

Il vaccino antinfluenzale è un importante strumento di prevenzione indiretta, perché la polmonite è una delle possibili complicanze dell'influenza. Deve essere effettuato ogni anno, in genere nel mese di ottobre. È raccomandato e offerto gratuitamente a tutte le persone ad elevato rischio di complicanze e ospedalizzazione, come gli anziani di età pari o superiore ai 65 anni.

Lo stile di vita come arma di prevenzione

Per proteggere gli anziani dalla polmonite virale, che a differenza di quella batterica può trasmettersi da persona a persona per via respiratoria, è utile adottare le misure di igiene e prevenzione raccomandate anche per l'influenza, ovvero:

  • lavarsi regolarmente le mani;
  • coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce;
  • evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, perché le mani sporche possono essere veicolo di contagio;
  • isolarsi in presenza di sintomi sospetti ed evitare il contatto con persone infette.

Anche uno stile di vita sano è un'importante arma di prevenzione della polmonite. Ecco qualche consiglio:

  • non fumare: il fumo danneggia i polmoni e può aumentare le probabilità di ammalarsi;
  • limitare gli alcolici: un loro consumo eccessivo e prolungato indebolisce le difese immunitarie contro le infezioni;
  • seguire un’alimentazione completa, varia e bilanciata e assicurarsi la giusta idratazione.

Le persone anziane soffrono frequentemente di disturbi, come disfagia, problemi ai denti o difficoltà di masticazione, che possono renderle inappetenti e aumentare il pericolo di malnutrizione e disidratazione. In questi casi, somministrare cibi morbidi,  aiutarli a mangiare e assistere correttamente un paziente disfagico sono utili accorgimenti per stimolare l'appetito negli anziani e assicurarsi che si nutrano in modo adeguato.

Polmonite negli anziani: come proteggerli e curarli con l'assistenza giusta

Come abbiamo visto, la polmonite può mettere seriamente a rischio la salute degli anziani, che è importante proteggere con adeguate misure di prevenzione e, se si ammalano, assistere con le cure più efficaci per scongiurare il pericolo di complicanze.

Se l'anziano vive da solo, non è autosufficiente e non può contare sul supporto dei familiari, un aiuto può arrivare da PrivatAssistenza, prima rete nazionale specializzata nell'assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili, con oltre 200 centri in tutta Italia e un network di operatori socio-assistenziali e sanitari competenti e qualificati.

Tra questi, badanti e OSS (Operatori Socio-Sanitari), che possono assistere l'anziano per tutte le necessità quotidiane a cui, con la polmonite, non può provvedere da solo. Sono importanti per assicurarsi che si nutra in modo equilibrato e che segua le cure prescritte, per monitorare l'andamento della malattia e allertare subito medico e familiari se i sintomi peggiorano. Possono anche fornire un contributo essenziale per proteggere gli anziani dalla polmonite, perché assistendoli quotidianamente li aiutano a mangiare sano e ad adottare un corretto stile di vita.

PrivatAssistenza offre anche un servizio di infermiere a domicilio, a cui è possibile rivolgersi per la somministrazione di terapie che richiedono un supporto professionale. Inoltre, se la polmonite è severa e rende necessario il ricovero in ospedale, PrivatAssistenza può fornire assistenza ospedaliera.

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