ll ruolo dell'OSS nella somministrazione dei pasti

12 giugno 2023 Salute e prevenzione
ll ruolo dell'OSS nella somministrazione dei pasti

Uno dei compiti più importanti dell’Operatore Socio-Sanitario, figura preziosa nell’assistenza domiciliare, è la somministrazione dei pasti a persone totalmente o parzialmente non autosufficienti come anziani, malati e disabili. 

Si tratta di una mansione delicata che richiede grande attenzione e senso di responsabilità perché un’alimentazione corretta riveste un ruolo fondamentale per il benessere psico-fisico dell’assistito e può evitare l’insorgenza di determinati problemi e patologie.

In questo articolo approfondiremo il ruolo dell’Operatore Socio-Sanitario nell’assistenza durante i pasti per capire che tipo di supporto fornisce e quali attività gli competono in questo ambito. 
 

I compiti dell’Operatore Socio-Sanitario durante la somministrazione dei pasti

L’Operatore Socio-Sanitario è una figura molto richiesta all’interno delle strutture pubbliche e private, ma anche per l’assistenza a domicilio, per supportare le persone che hanno bisogno di aiuto nelle attività quotidiane. Fra questi compiti rientra anche la somministrazione dei pasti durante la giornata.

Assistere una persona non autosufficiente in questi momenti è un’attività molto importante, perché il pasto deve essere un’esperienza piacevole, non un mero servizio eseguito per soddisfare un bisogno fisiologico primario, quindi è bene che l’OSS si attivi per renderla gratificante, occupandosi non solo della somministrazione delle pietanze, ma anche del confort dell’assistito e della tranquillità della stanza in cui verrà consumato. 
 

Assistenza ai pasti: le principali mansioni dell’OSS

Ecco perché le figure che si occupano di questa mansione devono fare attenzione a una serie di aspetti che riguardano diverse attività preliminari e contestuali, come:

  • ventilare la stanza e pulire bene il tavolo dove la persona mangerà, liberandolo da qualsiasi oggetto di intralcio, apparecchiando con cura ed, eventualmente, posizionando gli utensili che servono per rendere autonoma l’alimentazione (ad esempio cannucce, posate ricurve o dotate di impugnature anatomiche).
  • Accompagnare l’assistito alla toilette o controllare se ha bisogno di essere cambiato.
  • Verificare le condizioni dell’assistito, il livello di appetito, la capacità di deglutire e il suo grado di autonomia.
  • Preparare il paziente al pasto, aiutarlo a lavarsi le mani e i denti: alcuni farmaci, infatti, possono lasciare un cattivo retrogusto, ecco perché una corretta igiene orale può migliorare la percezione dei sapori.
  • Fare attenzione a sondini, drenaggi, accessi venosi e arteriosi, cateteri e a qualsiasi dispositivo medico sanitario che possa intralciare le operazioni.
  • Se necessario, accompagnare la persona al tavolo e aiutarla ad assumere la postura corretta: se possibile, l’assistito deve consumare il pasto da seduto per evitare il rischio di soffocamento dovuto a cibi introdotti accidentalmente nelle vie aeree.
  • Accertarsi che il pasto corrisponda alla dieta eventualmente prescritta al paziente e che non siano presenti alimenti vietati o sconsigliati per la presenza di allergie o intolleranze alimentari.
  • Supportare la persona cercando di favorirne l’autonomia: per alcuni pazienti, ad esempio, è sufficiente avvicinare il piatto e le posate o versare da bere, mentre per altri è opportuno che l’OSS tagli prima le pietanze per rendere i bocconi più piccoli. In altri casi ancora, l’operatore dovrà imboccare l'assistito per tutta la durata del pasto.  
  • Verificare che il paziente assuma correttamente i farmaci eventualmente prescritti.
  • A fine pasto, assistere la persona nella cura dell’igiene orale

Nel caso in cui l’assistito sia allettato, prima di iniziare la somministrazione delle pietanze, oltre alle mansioni generali sopra elencate l’Operatore Socio-Sanitario dovrà verificare che la postura assunta a letto sia corretta. 

Una volta terminato il pasto, l’OSS ha il compito di riordinare e pulire il materiale utilizzato (tavolo, vassoio, stoviglie) e la stanza in cui la persona ha mangiato.

Successivamente, la aiuterà nella cura dell’igiene orale e personale

Inoltre, è opportuno che annoti eventuali anomalie verificatesi, come ad esempio inappetenza, difficoltà nella deglutizione, malessere, per comunicarle tempestivamente ai familiari o al caregiver. 

Non dimentichiamo, poi, che l'Operatore Socio-Sanitario dovrà conoscere e rispettare specifiche norme igieniche mentre svolge l’attività di somministrazione del pasto come, ad esempio, l’importanza di non toccare nessun cibo con le mani, di non parlare sul piatto, il bicchiere o il vassoio destinati all’assistito, e di non toccare naso, orecchie, capelli durante queste operazioni. 
 

I pazienti con disfagia

La disfagia è un disturbo della deglutizione di cibi e liquidi che può manifestarsi negli anziani o in persone che hanno determinati problemi. È una condizione che può pregiudicare la corretta assunzione degli alimenti, con rischi severi per la salute. 

Per questo è opportuno che gli Operatori Socio-Sanitari che si prendono cura di un paziente disfagico abbiano una particolare attenzione durante la somministrazione dei pasti, seguendo tutte le accortezze necessarie per assistere o imboccare una persona con disfagia, in particolare verificando:

  • l’illuminazione e la tranquillità dell’ambiente;
  • la corretta postura del paziente;
  • il modo in cui le posate vengono introdotte in bocca;
  • la dimensione dei bocconi.

Per quanto concerne la scelta degli alimenti, l’OSS dovrà attenersi alle prescrizioni mediche ed evitare tutti quei cibi che per la loro conformazione potrebbero comportare un rischio di soffocamento. Ricordiamo che una possibile conseguenza dell’aspirazione accidentale di alimenti o liquidi – cosa che può accadere in caso di disfagia – è la polmonite ab ingestis
 

Comportamenti da evitare durante la somministrazione dei pasti

Come abbiamo visto, l’assistenza durante il pasto è un compito molto importante perché la corretta alimentazione influisce sulla salute e sull’umore del paziente. 

Tuttavia, l’Operatore Socio-Sanitario non deve sostituirsi all’assistito, ma favorire la sua autonomia residua, rispettare i tempi della persona e accompagnarla verso una corretta assunzione del cibo e delle bevande.

Pertanto non dovrebbe:

  • mettere pressione al paziente affinché mangi in fretta;
  • imboccare l’assistito, se non è necessario;
  • parlare con lui mentre mangia: per rispondere e proseguire la conversazione, infatti, quest’ultimo potrebbe distrarsi durante la masticazione e la deglutizione, con il rischio che il cibo vada di traverso.


PrivatAssistenza, un supporto a domicilio qualificato e professionale

Come abbiamo visto in questo articolo, l’Operatore Socio-Sanitario è una figura centrale nell’assistenza alle persone che hanno bisogno di supporto quotidiano, come gli anziani, i malati e i disabili: questo vale per la somministrazione dei pasti, ma anche per la cura dell’igiene personale, la vestizione e la deambulazione. 

Se tu o un tuo caro avete bisogno di questo tipo di aiuto, potete affidarvi a PrivatAssistenza – primo network italiano di assistenza domiciliare, attivo da 30 anni – che offre un servizio di assistenza a domicilio avvalendosi di operatori qualificati ed esperti come gli OSS, oltre al supporto specialistico di altri professionisti come fisioterapisti, podologi e psicologi, qualora la persona ne avesse bisogno.  

Se sei interessato a conoscere questo servizio o le altre tipologie di assistenza a domicilio, contatta il centro PrivatAssistenza più vicino a te. 



Crediti immagine copertina: Ground Picture/Shutterstock.com

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