Truffe agli anziani: le più diffuse e i consigli per difendersi

8 luglio 2022 Attualità
truffe agli anziani

Le truffe agli anziani sono un fenomeno preoccupante e deplorevole perché colpiscono una categoria di persone che spesso tendono a fidarsi maggiormente del prossimo e che si trovano in condizioni di particolare fragilità, dovute anche a problematiche fisiche e di salute. I ladri, travestiti da falsi tecnici e con le scuse più disparate, bussano alla porta di casa e, approfittando della buona fede dell’anziano, frugano nei cassetti per sottrarre denaro, gioielli e oggetti di valore. Oppure, con la stessa malafede, si offrono di aiutarli in posta, per ritirare la pensione, o chiedono soldi in prestito per un parente, inventando un motivo per il quale sono stati incaricati di svolgere quel compito. 

Questi solo alcuni degli esempi più noti, ma le truffe agli anziani sono frequenti e molto fantasiose, per cui è indispensabile adottare una serie di comportamenti utili a difendersi.

In questo articolo vedremo le tipologie di raggiri più comuni, a chi rivolgersi in caso di necessità e alcuni suggerimenti per aiutare gli anziani e chi si prende cura di loro a riconoscerli prima che sia troppo tardi. 

Le truffe agli anziani più frequenti

Le truffe ai danni degli anziani sono particolarmente diffuse perché gli over 65, di solito, trascorrono molte ore in casa, il che li rende facilmente reperibili e rintracciabili. Purtroppo, inoltre, non è raro che nascondano nella propria abitazione denaro in contanti e oggetti preziosi (gioielli di famiglia, orologi) e che tendano a fidarsi degli estranei che si qualificano come “tecnici” o “dipendenti” di aziende note, aprendo loro la porta. 

Ma non tutte le tipologie di imbroglio avvengono tra le mura domestiche: esistono anche raggiri che possono colpire la persona mentre effettua commissioni, va a fare la spesa oppure durante le attività quotidiane. Vediamo quali sono le più comuni in modo da sapersi difendere.

1. Le visite a domicilio come falsi operatori del gas, dell’energia elettrica, dell’acqua e del telefono

La visita a domicilio, simulando di essere un operatore del gas, dell’energia elettrica, della rete idrica o telefonica è una truffa agli anziani molto diffusa. Il copione è standard: il ladro, elegante, cordiale e munito di un finto tesserino, suona alla porta e annuncia la necessità di effettuare un controllo all’impianto, agli interruttori, ai rubinetti, per esempio. Una volta entrato, mentre l’anziano è distratto, il malvivente ha tutto il tempo di frugare nei cassetti e di rubare denaro, gioielli e oggetti preziosi. 

Si tratta di un reato pericoloso per l’equilibrio psicofisico di una persona, perché al danno economico derivante dal furto si aggiunge la violazione del domicilio, e il senso di insicurezza che ne deriva. 

Se ci si accorge del furto, è necessario rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine per denunciare il reato.

In tutti i casi, l’avvertimento preventivo delle forze dell’ordine è di non aprire mai la porta agli sconosciuti, perché le aziende che erogano servizi (energia elettrica, gas, acqua, telefonia) preannunciano sempre la visita, tramite comunicazione ufficiale.

In più, non esiste nessun obbligo di far accedere in casa un tecnico, un consulente o un operatore, sia pubblico che privato. Nel dubbio, si può sempre verificare – prima di aprire la porta – l’identità della persona chiamando al telefono l’azienda o l’ente alla quale dichiara di appartenere. 

2. Le truffe telefoniche 

Il telefono è un mezzo molto utilizzato per truffare gli anziani e le persone in generale. Vediamo alcuni esempi di truffe agli anziani telefoniche:

  • Chiamata che annuncia una vincita di denaro (o di un premio). In questo caso il truffatore informa l’anziano che, per incassare i soldi, dovrà telefonare a un numero particolare. Si tratta però di numeri a pagamento, che appena composti generano un forte ricarico in bolletta.
  • Telefonata di un finto medico, avvocato, notaio, carabiniere che chiede soldi per prestare soccorso o assistenza a un parente dell’anziano.
  • Cambio tariffa telefonica. Questa truffa avviene tramite un call center che segnala l’imminente raddoppio della tariffa telefonica alla quale la persona è abbonata. Per risparmiare le viene proposto un gestore alternativo, a un importo chiaramente minore della tariffa soggetta al raddoppio, ma spesso maggiore di quello che l’anziano sta pagando in quel momento.

In tutti i casi sopra elencati si consiglia di chiudere immediatamente la chiamata e di segnalare la truffa alle forze dell’ordine, e agli eventuali gestori citati dal finto operatore nel corso della telefonata.

3. Le truffe online

Oggi sono sempre di più gli anziani che usano internet, anche grazie al facile accesso consentito dagli smartphone, ma la rete è un luogo pieno di rischi, non solo di opportunità, soprattutto se non si ha dimestichezza con il suo funzionamento. Per questo è importante attenersi alle seguenti regole:

  • non inserire mai dati sensibili e riservati, in particolare quelli bancari, in siti diversi da quelli ufficiali del proprio istituto di credito;
  • non aprire email sospette o link di dubbia provenienza;
  • evitare di aderire alle cosiddette ”catene di Sant’Antonio” che offrono soluzioni “miracolose” o chiedono aiuto per cause sociali, ambientali, sanitarie;
  • non accettare inviti online dagli sconosciuti che promettono di incassare denaro facilmente o di stringere nuovi amori. 

In generale, è sempre consigliato assistere un anziano quando naviga in rete. 

Se si scopre di essere stati vittima di una truffa online, inoltre, bisogna rivolgersi alla Polizia Postale e alle associazioni di categoria che tutelano i consumatori

Qualora la truffa avesse coinvolto la carta di credito è indispensabile bloccarla immediatamente.

4. La richiesta di denaro per aiutare un parente

In questa tipologia di truffa subentra una leva emotiva che di solito ha un grande effetto sugli anziani. 

L’approccio è il seguente: la persona viene avvicinata da uno sconosciuto che, con grande teatralità, le comunica l’avvenuto incidente – o altro imprevisto, come una multa o perfino l’arresto – di una persona cara (ad esempio il figlio o un fratello), che quindi ha immediato bisogno di aiuto. Colpito dalla tragica notizia, l’anziano spesso finisce per consegnare i propri soldi al malvivente.Si tratta di una tipologia di truffa che può avvenire sia per strada sia per telefono (in questo secondo caso viene proposto di fissare un appuntamento per la consegna dei soldi). 

Attenzione inoltre a chi si finge medico, infermiere, carabiniere, poliziotto o altra persona appartenente alla forze dell’ordine, perché nessuna di queste figure è autorizzata a richiedere denaro per soccorrere qualcuno, per pagare una multa oppure la parcella dell’avvocato che gestirà l’incidente.

5. L’offerta di aiuto quando si preleva denaro

Può capitare che l’anziano, dopo aver prelevato del denaro o la pensione in banca o in posta, sia avvicinato da una persona che, simulando di essere un dipendente dell’istituto dove è appena avvenuta l’operazione, gli comunica di dover effettuare un controllo delle banconote, perché potrebbe essersi verificato un errore. Quando l’anziano consegna il denaro, il truffatore sostituisce le banconote vere con banconote false. 

È bene ricordare che nessun impiegato raggiungerà mai un cliente al di fuori della banca o della posta per riconteggiare il denaro appena prelevato. Se dopo questa operazione si avvicina uno sconosciuto, quindi, non bisogna prestargli attenzione, ma proseguire per la propria strada e ignorarlo. Qualora il falso impiegato dovesse insistere, è lecito chiedere aiuto alle altre persone che in quel momento sono nei paraggi. 

6. Consegne di pacchi

Questa tipologia di raggiro prevede un finto corriere o finto postino che suona al campanello (o telefona), annunciando la consegna di un pacco ordinato da un parente dell’anziano, chiamato a sua volta a pagare. Il pacco naturalmente è vuoto, ma quando l’anziano se ne accorge, ormai la truffa si è concretizzata. 

7. La truffa dello specchietto

Una truffa che coinvolge spesso gli anziani che guidano o vanno in bicicletta e in motorino è quella dello specchietto. Il malfattore fa credere alla persona di essere stato urtato, simulando di aver subito un danno alla propria automobile, come un’ammaccatura o un graffio (in realtà già presenti). A quel punto chiede di essere risarcito in contanti immediatamente per evitare all’anziano spese assicurative maggiori e noie legali, convincendolo della sua colpevolezza. 

Per rendere più credibile la truffa, il finto urto è quasi sempre preceduto da un rumore sordo sulla vettura della vittima, provocato con un bastone o una pallina da tennis. Talvolta, inoltre, il truffatore è accompagnato da uno o più testimoni che, posizionati in precedenza lungo la strada, hanno il compito di confermare la dinamica dell’incidente.

In tutti questi casi, è bene chiamare le forze dell’ordine e non scendere dall’auto se le pretese della persona si fanno insistenti. 

8. I finti maghi e guaritori

Un’altra truffa che può coinvolgere gli anziani perché tocca argomenti sensibili come la salute e la famiglia, è quella dei finti maghi e guaritori. Il malfattore si presenta promettendo di risolvere un grave problema (ad esempio una malattia) dietro il pagamento di un compenso in denaro, solitamente molto alto e in contanti.

In presenza di questi soggetti, occorre sempre rivolgersi alle forze dell’ordine. 

Chi contattare in caso di truffa agli anziani

Fare cultura e informazione sulle truffe agli anziani è un aspetto sociale molto importante, sia per loro sia per i familiari e per tutti coloro che li seguono nella quotidianità (come OSS, assistenti domiciliari, badanti). 

Per questo occorre restare aggiornati sulle tecniche e sulle strategie più diffuse e memorizzare i comportamenti utili per difendersi. 

In tutti i casi in cui si intuisca di essere stati vittima di una potenziale truffa è indispensabile chiedere aiuto ai propri familiari e rivolgersi alle forze dell’ordine. Questo vale anche nell’ipotesi in cui si debbano denunciare comportamenti/individui sospetti o situazioni di imminente pericolo. 

Spesso è sufficiente una chiamata per accertare il raggiro e scoraggiare il malintenzionato. Il numero gratuito da comporre per denunciare una truffa è il 112 (il numero unico per le emergenze), dal quale rispondono sempre persone disposte ad aiutare chi è in difficoltà.

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