Social e tecnologia aiutano gli anziani?

1 agosto 2019
Social e tecnologia aiutano gli anziani?

Ormai anche le persone di una certa età, aiutate da figli o nipoti, si stanno affacciando alla tecnologia. Gli anziani di oggi sono molto più aggiornati di quelli di qualche anno fa e chi lavora e vive a stretto contatto con loro nota questo cambiamento. Anche alcuni comportamenti, quelli che gli stessi anziani tendevano a non avere, sono ormai diventati prassi comune; tra questi, l’uso delle nuove tecnologie, come i social media. Secondo l’Istituto nazionale britannico di statistica, un anziano su quattro oggi utilizzerebbe Facebook, Twitter, Instagram e altri siti simili. Il Censis ha rilevato un trend simile anche in Italia: il 14 per cento degli anziani utilizza Facebook, il 6,6 per cento anche YouTube e altri mezzi.

Il professor Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria, dopo aver visto questi numeri importanti, si è dunque posto il dubbio: che vantaggi e svantaggi ci possono essere nell’utilizzo di queste nuove modalità per trascorrere il tanto tempo libero che gli anziani hanno a disposizione?   

Prima di tutto bisogna capire se l’anziano è stato istruito da parte di nipoti o vicini giovani e disponibili. Oggi, peraltro, diverse associazioni di volontariato organizzano dei corsi per aiutare degli over 60 seguendo la loro “velocità” di apprendimento; da fuori, è impressionante vedere come l’assimilazione delle nuove tecnologie sia veloce e non faticosa nella maggior parte degli individui.
Un’altra considerazione riguarda la solitudine: i social costituiscono un modo per restare in contatto con il mondo circostante o portano alla chiusura e all’isolamento? La risposta che dà il professore non è univoca, però prevale la sensazione che i social e la tecnologia siano elementi positivi, rendendo la giornata più vivace, senza essere in balìa della noia e senza essere succubi della mancanza di scopi.

Il professor Trabucchi, dunque, ha identificato i diversi vantaggi per chi utilizza i social:

  • Aiutano chi non può muoversi o uscire di casa a mantenere rapporti e legami, limitando il senso di solitudine
  • Evitano il problema di trasformare il dolore fisico, nel caso in cui se ne soffra, in dolore anche psicologico
  • Sono utili per mantenere un rapporto tra persone all’interno della stessa famiglia, specie nei confronti dei nipoti o dei parenti che abitano lontano 
  • Favoriscono la ripresa di contatti con vecchie amicizie e conoscenze, anche amorose, che col tempo si erano indebolite
  • Aiutano a veicolare informazioni di qualsiasi tipo, fornendo indicazioni in ogni momento, che possono aiutare l’anziano a essere più autonomo delle proprie scelte e azioni quotidiane

In generale, il progresso legato alle nuove tecnologie, che genera diverse preoccupazioni quando riguarda i giovani, negli anziani si dimostra invece un fenomeno tendenzialmente positivo, perché può rivelarsi utile nel sedare le ansie e le paure che sono provocate dalla solitudine, dal tempo che sembra infinito e dalla difficoltà di trovare aiuto nei piccoli e grandi problemi quotidiani.

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