Riforma del SSN, tra universalità e prossimità della cura

1 ottobre 2020
Riforma del SSN, tra universalità e prossimità della cura

Il lavoro del governo in queste ultime settimane si è concentrato soprattutto sulla definizione delle modalità di utilizzo del Recovery Fund, i fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea con l’obiettivo di risanare le economie di diversi Paesi conseguentemente alla pandemia da Coronavirus.

Poiché la sicurezza sanitaria è una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo economico del Paese, il governo sta delineando alcune importanti riforme strutturali che interesseranno il Sistema Sanitario Nazionale. 

Il Ministro della Salute Speranza, nel corso dell’audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato, ha però specificato che il termine ultimo per presentare il Piano Organico del Recovery Fund sarà il primo gennaio 2021. Entro il 15 ottobre, invece, si aprirà il confronto con la Commissione Europea.

Questo significa che c’è ancora tempo per un confronto sul tema in parlamento, con le Regioni e con tutti i soggetti sociali coinvolti. 

Il nuovo Sistema Sanitario Nazionale

La pandemia trascorsa ha rappresentato un vero dramma per il nostro Paese e per il mondo intero, ma è da questa catastrofe che bisogna ripartire, approfittando dei fondi europei e cogliendo l’opportunità per apportare modifiche strutturali necessarie e coraggiose al Servizio Sanitario Nazionale.

In particolare, secondo il Ministro Speranza, è necessario superare le disuguaglianze nel diritto alla cura e alla salute esistenti non solo tra Regioni, ma anche tra comuni, garantendo così alla sanità maggiore universalismo.

L'obiettivo del governo non è dunque quello di definire un piano emergenziale, ma di costruire un progetto articolato e lungimirante, in grado di riformare il SSN.

L’idea del governo è quella di creare una “sanità circolare”, in cui il paziente rappresenti il fulcro di questo cerchio, basata su cinque assi:

  • Territorio e sanità di prossimità
  • Ospedali in rete
  • Salute e ambiente
  • Innovazione digitale

In questo sistema, una delle parole chiave è prossimità.

Nella cura, infatti, la casa deve “divenire il primo luogo per l’assistenza domiciliale agli anziani”. Tutto ciò porterà a un rafforzamento delle politiche territoriali per ripensare il SSN in chiave “vicina”, in modo che questo sia sempre e immediatamente a disposizione delle esigenze del cittadino.

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