Ipertensione: meglio casa calda o casa fredda?

8 novembre 2018 Studi e ricerche
Ipertensione: meglio casa calda o casa fredda?

La pressione sanguigna è composta dalla somma di due cifre, cioè la forza della contrazione del cuore (pressione sistolica) e la resistenza nei vasi sanguigni (pressione diastolica) di cui i valori ideali dovrebbero posizionarsi rispettivamente tra i 90-60 mmHg e i 120/80 mmHg.
Negli anni è stato scoperto che il cambiamento di ogni grado della temperatura interna della casa può variare i livelli della pressione, aumentando quella sistolica di 0,48 mmHg e quella diastolica di 0,45 mmHg.

Gli specialisti che hanno svolto questa ricerca hanno constatato che nelle case più fredde la pressione sistolica era di 126,4 mmHg e quella diastolica 74,52 mmHg, mentre nelle case più calde rispettivamente 121,12 mmHg e 70,51 mmHg.

Da ciò, un’ipotesi: aumentare leggermente il termostato potrebbe aiutare a gestire meglio i sintomi dell’ipertensione?

Ad affrontare l’argomento ci ha pensato il Dottor Stephan Jivraj dell’University College London, insieme al suo team di ricercatori.  In uno studio, mirato a “spiegare i tassi maggiori di ipertensione, così come di potenziali aumenti di morte per ictus e malattie cardiache, nei mesi invernali”, consiglia di prendere in considerazione nelle diagnosi e nell’approccio terapeutico la questione “temperature delle case”. Infatti, pare che nel contesto della dieta e dello stile di vita, già noti fattori determinanti nella pressione sanguigna, una casa leggermente più calda potrebbe avere effetti positivi sui pazienti ipertesi.

Le conseguenze sarebbero molto importanti soprattutto tra coloro che soffrono di patologie correlate o conseguenti all’ipertensione, o ancora nelle persone più a rischio, quali soggetti con storicità familiare e anziani.

A loro, una temperatura costante attorno ai 21°, potrebbe migliorare sensibilmente i valori della pressione sanguigna.

In più, i ricercatori suggeriscono, in sostituzione o a integrazione di aumenti di temperatura indotti (il riscaldamento, per intenderci), che fare attività fisica renderebbe più gradevole e meno pericoloso un ambiente altrimenti troppo freddo, sempre a giovamento della pressione sanguigna.

Provare per credere, ma senza dimenticare di chiedere un parere al proprio medico curante!


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