Il dramma dell'Alzheimer, Un biglietto per dire "non ce la faccio più"

30 ottobre 2018
Il dramma dell'Alzheimer, Un biglietto per dire "non ce la faccio più"

"Abbiamo supportato questa famiglia, fino all'estate scorsa. C'è una forte necessità di aiuto soprattutto in una malattia come quella della dell'alzheimer, perchè degenera non solo il malato, ma soprattutto il famigliare che si prende cura della persona" spiega Maria Di Francisca, di Privatassistenza Langhirano, centro di servizi di assistenza ad anziani, malari, disabili, che opera nella zona sud est di Parma, e che ha fornito un supporto alla signora Gina Riccò.  "Ci siamo confontate in maniera molto positiva con la figlia, e anche con il marito. Il problema è che gli anziani, per il 90%, fanno fatica a far entrare in casa loro altre persone, ad accettare un operatore, hanno difficoltà a inserire una persona estranea nel loro nucleo familiare, Questo è un problema in generale. Non solo della famiglia".

"Noi collaboriamo anche con gli assistenti sociali che svolgono un eccellente lavoro sul territorio, costruiamo progetti di assistenza per le famiglie. Nella fase più grave dell'alzheimer una persona non riconose più familiari, ha manie di persecuzione, nuon vuole farsi lavare, ha il rifiuto totale di contatti. E' una cosa molto comune, più comune di quanto si pensi. Per questo la famiglia ha bisogno di un aiuto,. Già nella fase iniziale della malattia, qualche ora, con operatori qualificati può dare sollievo al caregiver, a chi si prende cura del malato".

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