Frutta e verdura tre volte al dì per una buona salute.

28 novembre 2017 Salute e prevenzione
Frutta e verdura tre volte al dì per una buona salute.

L’importanza di frutta, verdura e legumi nella dieta quotidiana di ognuno di noi è ormai arcinota. Molte volte ne abbiamo parlato anche su questo blog sottolineando, oltre all’aspetto salutistico della faccenda, anche il suo risvolto in termini di benessere generale della società.
La comunità scientifica internazionale, e tutta la letteratura sul tema, danno per buona e assodata la regola delle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, meglio se di colori diversi.

Ebbene, un recente studio va a scardinare questa tesi: sarebbero sufficienti tre porzioni al giorno, circa 500 grammi, per stare bene e in salute.

Lo studio Gli obiettivi di questo studio dal respiro internazionale erano quelli di provare una correlazione tra il consumo di frutta, verdura e legumi con l’incidenza di malattie cardiovascolari in 18 paesi.

I soggetti convolti nella ricerca, durata circa dieci anni, sono stati un numero impressionante. L’immensa mole di dati ottenuti, una volta elaborata, ha fornito delle informazioni molto interessanti sull’impatto nutrizionale dei vegetali.

I risultati Consumare dai 375 ai 500 grammi di frutta e verdura al giorno, il corrispettivo di tre/quattro porzioni, farebbe registrare i più bassi tassi di mortalità. Un consumo superiore alle quantità indicate non apporterebbe alcun tipo di beneficio.

Secondo lo studio una porzione di frutta o verdura dovrebbe esser di circa 125 grammi mentre una porzione di legumi dovrebbe pesare sui 150 g.

Questo significa che bisognerebbe mangiare una mela, una pera, un’arancia, un kiwi o due mandarini a metà mattina o nel pomeriggio, un’insalata con verdure a crudo e una bella zuppa di legumi a cena.

I limiti Nonostante la grande quantità di dati trattati permetta di raggiungere una certa significatività statistica dei risultati, ci sono dei punti poco chiari che lasciano delle domande senza risposta:

  • anzitutto si parla di frutta/verdura/legumi in termini generali senza entrare nel merito delle singole tipologie.
  • non vengono tenute in considerazione le condizioni ambientali (pesticidi, inquinamento, etc.) nelle quali i vegetali crescono e che influenzerebbero la qualità del prodotto stesso;
  • non si considerano le modalità di cottura, anch’esse diverse da paese a paese, e i condimenti utilizzati. Riguardo questi ultimi non si fa alcun riferimento agli oli vegetali e alle spezie eventualmente utilizzate, che a loro volta sono elementi ricchi di principi attivi.

Le difficoltà In tutto ciò la difficoltà più grande in assoluto riguarda proprio il creare piatti che contengano le giuste quantità. Questo è vero non solo in riferimento a frutta, verdura e legumi ma anche per gli altri prodotti alimentari: basterebbe mangiare tutti meno per vivere di più e in buona salute!

Altro problema riguarda la qualità della frutta e verdura che arriva sulle nostre tavole. La smania di avere in ogni latitudine e in tutte le stagioni ogni tipo di vegetale genererebbe un dispendio energetico ed economico non indifferente generando anche danni all’ambiente.

L’obesità di adulti e bambini è in crescita sia in Europa sia in Italia: “introdurre le tre porzioni di frutta e verdura al giorno nella dieta delle famiglie italiane, oltre ad essere una sana abitudine, sarebbe un gran risultato”, dice la dottoressa Laura Dugo, professore associato di chimica degli alimenti all’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Un’alimentazione sana anche da anziani Seguire una dieta sana ed equilibrata è importantissimo in tutte le fasi della vita, anche e soprattutto in vecchiaia quando cambiano i bisogni nutrizionali dell’organismo.

Per le persone più fragili, pensiamo a malati e disabili, potrebbe rivelarsi fondamentale una figura che le segua e le assista durante il pasto. Privatassistenza, a questo scopo, con il servizio di assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili, mette a disposizioni dei professionisti preparati in grado di prendersi cura del vostro famigliare anche durante il pasto, oltre che nelle altre attività della vita quotidiana come igiene personale, vestizione e quant’altro.

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