Emergenza Covid19: l'assistenza domiciliare a Padova Sud

24 aprile 2020
Emergenza Covid19: l'assistenza domiciliare a Padova Sud

Covid-19: nuovi servizi gratuiti per non lasciare soli anziani e persone non autosufficienti. A casa e in ospedale il personale di Privatassistenza ha adeguato i propri standard di servizio per restare accanto alle famiglie.  Intervista al responsabile del Centro Privatassistenza di Padova Sud, Dott.ssa Nadia Dengo, che ci spiega come Privatassistenza garantisce standard di servizio e sicurezza per i servizi di assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili su tutto il terriotrio di Padova Sud e comuni limitrofi.

Privatassistenza, da oltre 20 anni punto di riferimento per le persone e le famiglie in Italia con oltre 220 centri che erogano servizi domiciliari e ospedalieri, una rete che lavora con criterio, procedure e regole seguendo indicazioni ISS e istituzioni a tutela di operatori e assistiti. Abbiamo adeguato i nostri standard di servizio sul territorio per venire incontro alle esigenze di anziani e persone non autosufficienti in questo delicato periodo di emergenza.

La Responsabile del Centro Privatassistenza di Padova Sud, la Dott.ssa Nadia Dengo, racconta come le cooperative stanno affrontando questo momento:

“È sempre più difficile lavorare in queste condizioni, a volte ti fai prendere dallo sconforto e dalla paura, ma crediamo nel nostro lavoro e vogliamo andare avanti per tenere attivi i servizi, nonostante il terribile periodo che stiamo affrontando e la difficoltà a reperire Dispositivi di Sicurezza. Il nostro centro è in grado di offrire con i nostri infermieri, il servizio di sorveglianza sanitaria a quelle aziende che pian piano riaprono i battenti ma vogliono tenere sotto controllo le temperature dei propri dipendenti per individuare chi potrebbe essere stato contagiato dal Coronovirus invitandolo a sottoporsi a un tampone.”

Quali servizi riuscite a garantire?

  • “Riusciamo a garantire tutti i servizi che garantivamo anche prima dello scoppio dell'emergenza Coronavirus, sempre con l'attenzione all'utilizzo dei DPI. Garantiamo assistenza diurna e notturna presso domicilio e ospedale (in quest'ultimo caso con minor richiesta rispetto a prima), servizi infermieristici (iniezioni, medicazioni, gestione stomie, prelievi, clisteri, ecc), servizi di fisioterapia a domicilio.”

Quale servizio va per la maggiore?

  • “In questo periodo i servizi maggiormente richiesti sono soprattutto quelli a domicilio, in primis sul versante infermieristico (ad esempio i prelievi a domicilio con consegna del campione, le medicazioni e il controllo delle stomie).”

Siete un’alternativa a Case di Risposo o Ospedali, si potrebbe dire.

  • Si, possiamo essere considerati come un’alternativa a case di riposo e ospedali, in quanto siamo in grado di erogare servizi di assistenza a 360°, con un rapporto privilegiato tra assistito e operatore di 1:1, difficile se non impossibile da trovare all’interno di strutture ospedaliere e residenziali. Ci occupiamo spesso anche di assistenza nella delicata fase del fine vita e siamo quindi in grado di affrontare richieste di servizi anche per lunghi periodi, con copertura completa nell’arco delle 24h, come un piccolo ospedale a domicilio. Questo è molto importante, in quanto garantisce la copertura sanitaria della persona nell’ambiente familiare, circondato dai propri affetti, dalla propria routine assicurando al contempo una adeguata assistenza e presa in carico."

Riuscite ancora a erogare i servizi e dare supporto in Ospedale?

  • “Sì, qualora richiesto siamo presenti anche in ospedale, siamo autorizzati in quanto i nostri operatori sono riconoscibili tesserino Privatassistenza e dispositivi di protezione individuale a tutela di tutti”

Riuscite sempre a trovare operatori socio-sanitari e infermieri?

  • Non abbiamo particolari difficoltà nel reperire personale disponibile, sia sul versante assistenziale sia sul versante più prettamente sanitario/infermieristico. Naturalmente molti hanno paura e si fa più fatica del solito a trovare personale, come operatori socio-sanitari, infermieri o professionisti del settore. Ma bisogna riconoscere che un numero sempre maggiore di loro sta rischiando la propria salute per il bene degli altri perché, come noi, crede fortemente nel lavoro che svolge quotidianamente. A loro va infatti il mio più sincero grazie.”

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