Terza età: come aiutare i genitori anziani?

29 marzo 2021 Salute e prevenzione
Terza età: come aiutare i genitori anziani?

Per far sì che la vecchiaia venga vissuta con tranquillità e senza eccessivi traumi, ci sono una serie di aspetti dei quali figli e conoscenti dell’anziano devono essere responsabili. Ad esempio, andare a trovarli spesso, condividere la responsabilità di prendersi cura di loro, assicurarsi che non perdano appuntamenti e controlli medici e, soprattutto, stimolarli a mantenersi attivi, fisicamente e psicologicamente. In molti casi, infatti, l’anziano potrebbe essere preso dallo sconforto, rinunciando a mantenersi attivo.

Uno stimolo molto importante, in questi casi, deve arrivare da familiari e conoscenti che, direttamente o indirettamente, devono fargli capire quanto sia importante restare attivo, coinvolgendolo per esempio in attività di famiglia, come una passeggiata o una partita a carte.

Vediamo concretamente in che modo i figli possono aiutare gli anziani genitori:

  • Stimolarli a essere attivi. Per gli anziani essere attivi significa sostanzialmente essere sani. Per essere attivi non è necessario praticare attività particolarmente avventurose, basta essere occupati, con il corpo e con la mente. Per esempio, si possono frequentare corsi, realizzare lavoretti manuali, visitare mostre o luoghi di interesse: l'importante è ricevere uno stimolo dall’ambiente circostante. Il compito dei figli, dunque, è quello di spronare gli anziani genitori a vivere le proprie passioni e i propri interessi, e perché no, partecipare attivamente al loro svolgimento. Questo è anche un modo attraverso il quale è possibile far scordare loro, almeno per qualche ora, i problemi tipici della vecchiaia.
  • Essere pazienti. La maggioranza degli anziani, con il passare degli anni, riscontra mancanza di energie, debolezza fisica e mentale, difficoltà ad affrontare piccole sfide quotidiane. Per loro questa situazione può essere molto frustrante, soprattutto se devono chiedere aiuto ad altri nello svolgimento di piccole attività giornaliere. È quindi fondamentale che i figli siano con i genitori anziani comprensivi e pazienti, che si mettano nei loro panni, per comprenderne le difficoltà, e li assistano in caso di necessità senza farglielo pesare.
  • Mantenere un contatto costante. Non è necessario, se non si vive insieme, far visita tutti i giorni ai propri genitori, ma è importante dare loro costantemente notizie, con una telefonata o una videochiamata; sentire i propri figli conforta gli anziani e li fa sentire protetti e sicuri. Inoltre, sapere di poter essere ancora utili per i figli, li fa sentire ancora importanti.
  • Mettere in sicurezza la loro abitazione. Per far sì che gli anziani possano muoversi in totale sicurezza e libertà anche tra le mura domestiche, è bene assicurarsi che la casa nella quale vivono sia compatibile con le loro effettive esigenze e con il periodo che stanno attraversando. Ad esempio, in ambienti come il bagno dovrebbero essere evitati pavimenti troppo lisci, o ancora, nel caso in cui nell’abitazione fossero presenti scale, sarebbe meglio trasferire tutti gli ambienti abitati al piano terra, per evitare cadute.

Tutti questi consigli e accorgimenti aiutano i figli a essere vicini agli anziani genitori, ad accompagnarli durante questa fase della vita e a viverla in maniera più serena. A conti fatti, l’aspetto più importante è che gli anziani si sentano amati e, soprattutto, non si sentano abbandonati a loro stessi: quando si è circondati dall’affetto di persone care, godersi la terza età è molto più facile. 

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