Alimentazione degli anziani in estate: quali cibi prediligere?

8 giugno 2022 Salute e prevenzione
Alimentazione anziani estate

Con l’arrivo della stagione estiva l’aumento delle temperature può sottoporre l’organismo a un forte stress. Per questo seguire un regime alimentare equilibrato in estate diventaancora più importante nella terza età: abbinare pasti leggeri e nutrienti a una buona idratazione è infatti basilare.

Spesso, tuttavia, gli anziani soffrono di inappetenza, condizione che può acuirsi a causa del caldo: ecco perché è fondamentale non solo assicurarsi che la persona assuma la giusta quantità di liquidi, ma anche predisporre pasti che tengano conto del fabbisogno nutrizionale e che siano allo stesso tempo gustosi e stimolanti.

Vediamo insieme alcuni consigli per un’alimentazione corretta degli anziani in estate per un menù adeguato a questo periodo dell’anno.

Alimentazione degli anziani in estate: l’importanza di una nutrizione idonea

Prima di passare alle indicazioni specifiche sull’alimentazione degli anziani in estate, cerchiamo di comprendere meglio l’importanza di una nutrizione equilibrata nella terza età e le sue principali criticità, anche in relazione alle alte temperature.

Un giusto apporto nutrizionale è fondamentale perché aiuta l’anziano a mantenersi in salute e a godere appieno della propria quotidianità. Con l’invecchiamento, però, non è sempre facile seguire una dieta bilanciata perché tende a cambiare il rapporto con il cibo.

Come abbiamo visto nell’approfondimento dedicato a come stimolare l’appetito negli anziani, la fisiologica diminuzione del fabbisogno energetico è tra i principali fattori all’origine dell’inappetenza e quest’ultima, a sua volta, può interferire con uno stile alimentare idoneo e provocare serie carenze nutrizionali, come un’insufficienza di vitamine, minerali e proteine, condizione da cui possono derivare malessere, stanchezza generalizzata e cali di peso.

Ecco perché tra gli aspetti da monitorare quando ci si prende cura di un anziano c’è proprio la riduzione dello stimolo della fame, problematica che può essere legata anche ad altri fattori tra cui, per esempio, difficoltà a deglutire, mancanza di denti e alterazioni di gusto e olfatto.

Anche l’aumento del caldo e dell’umidità possono contribuire a favorire l’inappetenza.

Inoltre, questa fascia di popolazione può andare incontro più facilmente a disturbi come:

  • stanchezza e affaticamento;
  • difficoltà di digestione;
  • disordini intestinali;
  • disidratazione.

Da tutto questo deriva la necessità, per chi si prende cura di una persona anziana, di mettere a punto un’alimentazione corretta durante l’estate, che punti a evitare possibili scompensi.

Anziani e dieta estiva: consigli preliminari per un’alimentazione adeguata

Per prima cosa è bene tenere a mente alcune indicazioni generali, in particolare:

  • Programmare i pasti a orari regolari.
  • Suddividere il fabbisogno calorico in 5 pasti: 3 principali e 2 spuntini.
  • Non saltare mai la prima colazione, poiché fornisce l’apporto nutritivo necessario ad affrontare l’intera giornata.
  • Evitare il sovraccarico nutrizionale e moderare il consumo di pasti completi con primo, secondo e contorno, in particolare quando l’anziano va in vacanza: se le strutture ricettive propongono formule di pensione completa, a pranzo o a cena sarebbe meglio optare per un piatto unico bilanciato che fornisca i nutrienti di un intero pasto.
  • Prediligere metodi di cottura che escludano o riducano l’uso di grassi, come le preparazioni alla piastra, al vapore, alla griglia o al cartoccio, puntando sull’uso di spezie o erbe aromatiche per insaporire i piatti e utilizzando l’olio extravergine di oliva a crudo. In generale, queste modalità di preparazione sono da preferire, sia in estate che in inverno, perché oltre a facilitare il processo di digestione consentono di prevenire i disturbi cardiovascolari.
  • Fare attenzione alle modalità di conservazione dei cibi, avendo cura di rispettare la catena del freddo per quelli che necessitano di basse temperature.

Prendendo in considerazione questi consigli, scopriamo quali sono gli alimenti che rispondono meglio alle esigenze nutritive degli anziani.

Quali cibi sono più indicati per l’alimentazione estiva degli anziani?

Il menu dell’anziano, soprattutto durante i mesi estivi, deve prevedere molta frutta e verdura fresche, cereali integrali e proteine (soprattuttodi origine vegetale), pochi grassi e zuccheri semplici.

Capitolo a parte merita l’idratazione che, come vedremo, è fondamentale e va curata con la massima attenzione per evitare conseguenze importanti.

In generale, anche in vista dell’estate, è comunque bene consultare il proprio medico curante che saprà consigliare l’alimentazione che più si adatta alle esigenze della persona e alle sue condizioni di salute.

Ecco i nutrienti che non dovrebbero mai mancare nel menù estivo degli over 65.

Carboidrati

I carboidrati complessi, come pane, pasta e riso, dovrebbero essere presenti sulla tavola a ogni pasto: tre porzioni al giorno sono la quantità ideale, meglio se nella variante integrale, in modo anche da garantire all’intestino l’apporto di fibre necessario a mantenere le sue funzionalità. Come spiega AIRC, una porzione corrisponde a un panino integrale o a 70-80 grammi di pasta o riso.

È inoltre preferibile abbinarli alle verdure in piatti unici, evitando condimenti a base di panna, formaggi o salse grasse.

Per quanto riguarda gli zuccheri semplici, invece, bisogna ridurli al minimo: è consigliabile assumerli dalla frutta, mentre per dolcificare è meglio usare lo zucchero di canna integrale.

Grassi

Sul fronte dei grassi è sempre bene scegliere quelli di origine vegetale, come l’olio extravergine di oliva, che va preferito a burro e strutto (grassi di origine animale). Per garantire all’anziano il giusto apporto di grassi bastano tre cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno.

Proteine

Nel menu dell’anziano dovrebbero essere previste due porzioni di proteine al giorno, preferibilmente quelle presenti nel pesce, nella carne bianca o nei legumi, ricordando che questi ultimi risultano più digeribili se ridotti in purea.

In generale, sempre seguendo le indicazioni di AIRC, una porzione corrisponde a circa 100 grammi se si prevede del pesce e a 70 grammi se il menù contempla una fettina di carne. Per quanto riguarda i legumi, invece, una porzione di proteine equivale a 30 grammi di prodotto secco e a 120 grammi di prodotto fresco.

Frutta e verdura

Frutta e verdura vanno considerate alimenti chiave nel regime nutrizionale degli anziani, sia in estate che nel resto dell’anno, poiché sono una preziosa fonte di liquidi: andrebbero previste 4 o 5 porzioni al giorno da distribuire tra i pasti principali e i due spuntini di metà mattina e metà pomeriggio, e da scegliere seguendo la stagionalità. Queste quantità, infatti, garantiscono all’organismo il giusto apporto di fibre, vitamine e minerali.

Una porzione, in questo caso, corrisponde a un frutto intero (una mela, una pera) o a due piccoli (albicocche, susine); per quanto riguarda la verdura, invece, a un peperone o a due carciofi, per esempio.  

Negli anziani con problemi di masticazione o per coloro che hanno difficoltà di deglutizione vanno preferiti i passati di verdura, frutta cotta o mousse a base di frutta.

Anche il gelato artigianale è un ottimo alimento rinfrescante e reidratante che, di tanto in tanto, può sostituire uno dei cinque pasti quotidiani. In generale, per un apporto nutritivo completo, è preferibile comporre il gelato scegliendo un gusto alla crema e uno alla frutta.

Come migliorare l’idratazione

Indipendentemente dall’età e dal momento dell’anno, l’idratazione è uno dei tasselli più importanti di un corretto regime alimentare. Per gli anziani, in particolare, un giusto apporto di liquidi diventa cruciale, soprattutto durante i mesi caldi, quando a causa della sudorazione perdono molti sali minerali e rischiano di andare incontro a disidratazione. Questa condizione può manifestarsi con sintomi come:

  • affaticamento;
  • mal di testa;
  • senso di nausea;
  • tachicardia.

Per non incorrere in questa problematica è fondamentale che la persona assuma quotidianamente almeno due litri d’acqua, facendo attenzione alla temperatura: deve essere fresca, ma non eccessivamente fredda per evitare una congestione. È molto importante che lo faccia a prescindere dallo stimolo della sete, magari sollecitata da chi si prende cura di lei, come un familiare o una badante.

Sebbene l’acqua sia sempre la scelta migliore, per favorire l’idratazione ci sono diverse alternative come ad esempio tè verde, tisane o centrifugati freschi. Inoltre, non dimentichiamo che frutta e verdura sono anch’esse fonte di liquidi perché possono contenere fino all’85% di acqua.

In generale, comunque, anche per quanto riguarda l’idratazione, è sempre opportuno rivolgersi al medico per avere indicazioni precise e mirate al singolo caso.

Favorire una corretta alimentazione negli anziani grazie ai servizi di PrivatAssistenza

Prendersi cura di un anziano richiede grande attenzione anche per quanto riguarda i pasti. I mesi estivi, come abbiamo visto, possono essere più impegnativi in tal senso, in quanto assumere cibi sani, i nutrienti necessari e la giusta quantità di liquidi diventa ancora più importante.

Ecco perché, soprattutto in questo particolare momento dell’anno, può nascere l’esigenza di ricevere un aiuto professionale che supporti la famiglia nella corretta gestione della quotidianità dell’anziano, compresa l’alimentazione.

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