Truffe ai danni degli anziani: le più diffuse e come difendersi

26 marzo 2024 Attualità
Truffe ai danni degli anziani: le più diffuse e come difendersi
Il fenomeno delle truffe a danni di anziani e persone fragili è sempre più in crescita, e le modalità attraverso cui queste persone vengono colpite sono decisamente variegate. Dal 2019 al 2022, secondo l’ultima indagine, il numero di vittime – in prevalenza uomini – over 65 è aumentato del 13,3% nel 2021 e del 6,1% nel 2022 rispetto al 2019.

Spesso soli in casa o comunque non attrezzati per poter riconoscere circostanze pericolose, è facile che gli anziani cadano vittime di situazioni organizzate da truffatori abili. Vediamo, quindi, quali sono le modalità più utilizzate e come proteggersi da tali attacchi.


I tipi di truffa più diffusi

Per qualcuno potrebbe essere facile riconoscere velocemente una potenziale situazione pericolosa o creata per truffare la vittima. Gli anziani, però, passano diverse ore in casa, spesso soli, e non sono consapevoli di quali rischi potrebbero nascondersi dietro alle azioni di persone con cattive intenzioni. Oltre alla tendenza a fidarsi degli estranei, infatti, alcune persone anziane tengono nella propria abitazione denaro in contanti e gioielli, obiettivo primario dei malintenzionati.

Tra le truffe più diffuse ai danni degli anziani ci sono proprio le visite a domicilio di falsi tecnici o dipendenti di aziende note, che con finti tesserini e un atteggiamento gentile, chiedono alle vittime di poter entrare in casa per effettuare controlli. Una volta all’interno dell’abitazione, quando l’anziano è distratto, frugano all’interno di cassetti e armadi alla ricerca di soldi e oggetti preziosi.

Anche le truffe telefoniche sono particolarmente diffuse e spesso, purtroppo, efficaci. Tra i metodi più utilizzati:
  • Annuncio della vincita di un premio, per cui è necessario chiamare un numero particolare, a pagamento ad insaputa della vittima
  • Cambio tariffa telefonica o fornitore gas, luce o acqua attraverso un call center che annuncia un forte aumento in bolletta e proponendo una nuova offerta conveniente da sottoscrivere in alternativa, in realtà più alta di quella che l’anziano già paga
  • Consegna falsa da parte di un finto corriere o finto postino che suona al campanello (o telefona), annunciando la consegna di un pacco ordinato da un parente dell’anziano, chiamato a sua volta a pagare. Il pacco naturalmente è vuoto, ma quando l’anziano se ne accorge, ormai la truffa si è concretizzata. 
  • Finta telefonata da parte di finti medici, carabinieri o avvocati che chiedono denaro per prestare assistenza o soccorso ad un parente dell’anziano

Quest’ultimo scenario potrebbe verificarsi anche di persona: la vittima viene avvicinata da uno sconosciuto che, con grande teatralità, le comunica l’avvenuto incidente – o altro imprevisto, come una multa o perfino l’arresto – di una persona cara, che quindi ha immediato bisogno di aiuto. Una situazione che fa leva sull’emotività dell’anziano, che finisce per consegnare i soldi.

A diffondersi sempre di più, anche tra le persone più anziane, sono poi le truffe online. Sono sempre di più, infatti, gli anziani che usano internet, anche grazie al facile accesso consentito dagli smartphone. La rete, però, è un luogo pieno di rischi, soprattutto se non si ha dimestichezza con il suo funzionamento. Tra i metodi più diffusi ci sono sicuramente false mail che richiedono di inserire dati personali o dati relativi al conto bancario.
A colpire spesso gli anziani, infine, sono le truffe che sfruttano le buona fede e l’emotività degli anziani preoccupati per la propria salute o per la salute di un parente, che porta la vittima ad affidarsi a maghi e guaritori che chiedono, ovviamente, un compenso in denaro.
 

L’impegno nella lotta contro le truffe

Fare cultura e informazione sulle truffe agli anziani è un aspetto sociale molto importante, sia per loro sia per i familiari e per tutti coloro che li seguono nella quotidianità (come OSS, assistenti domiciliari, badanti). Per questo, dal 2014, il Ministero dell’Interno e l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati (ANAP) di Confartigianato si impegnano attraverso la creazione della Giornata Nazionale per la sicurezza degli anziani, che nel 2023 è arrivata alla sua quinta edizione con lo slogan “Più sicuri insieme”.

L’occasione viene sfruttata per elaborare un vademecum rivolto agli anziani e chi se ne occupa per difendersi dai malintenzionati, sintetizzando le situazioni che maggiormente espongono le persone anziane o fragili ad un rischio e elencando le regole per non cadere vittima di tali circostanze. Tra le possibilità, c’è anche quella di affidarsi a dispositivi tecnologici o telecamere in grado di garantire ulteriore sicurezza.


Cosa fare in caso di truffa

In tutti i casi in cui si intuisca di essere stati vittima di una potenziale truffa, in ogni caso, è indispensabile chiedere aiuto ai propri familiari e rivolgersi alle forze dell’ordine. Questo vale anche nell’ipotesi in cui si debbano denunciare comportamenti/individui sospetti o situazioni di imminente pericolo. 
Spesso è sufficiente una chiamata per accertare il raggiro e scoraggiare il malintenzionato. Il numero gratuito da comporre per denunciare una truffa è il 112 (il numero unico per le emergenze), dal quale rispondono sempre persone disposte ad aiutare chi è in difficoltà.
 

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