Privatassistenza Cremona e il servizio di musicoterapia per disabili

30 ottobre 2018
Privatassistenza Cremona e il servizio di musicoterapia per disabili

FUNZIONALITA’ DEL PROGETTO:

Il progetto è atto alla stimolazione sonoro-musicale di utenti che presentano disabilità psico-fisiche-sensoriali. Tali attività riattivano canali comunicativi di libera espressione che permettono all’utente di esperire e viversi attraverso il non verbale. Esercizi di mediazione corporea, musicale e artistica e, più in generale, esercizi legati alla dimensione non verbale, possono consentire il raggiungimento di percezioni di suoni e di energie non esprimibili attraverso il linguaggio. Laddove, queste patologie ostacolano una fluida espressione linguistica/corporea nell’utente, ecco che, attraverso la mediazione sonora, egli è agevolato nella sua più intima espressione di sé. E’ attraverso la relazione con gli altri e la condivisione di momenti sonoro-musicali d’insieme che il progetto raggiunge la sua finalità primaria: fornire la possibilità di migliorare la propria conoscenza di sè attraverso la relazione con il suono e con i suoni-altri da sè, quelli del gruppo.

 PROGRAMMA:

Il progetto si attuerrebbe nel corso di un anno di lavoro di gruppo, con sedute a cadenza settimanale di 45’ di durata.

In relazione alla gravità delle diagnosi e dei singoli, le attività verranno svolte in:

-        Piccoli e medi gruppi (da 3 a 6 utenti), atti a mettere in luce le valenze integrative e di socializzazione attraverso attività sonoro-musicali;

-        Sedute individuali, per i casi più gravi, dove prevalgono obiettivi legati all’acquisizione di autonomie fisiche e emotive.

All'interno del percorso terapeutico, il musicoterapista proporrà quattro momenti di intervento distinguibili ma non separati:

-una prima fase di sedute con una finalità principalmente osservativa rispetto agli esercizi proposti, nella quale verrà definita la forma dell’intervento misurandolo agli utenti e al gruppo;

-una seconda fase di sedute dedicate alla libera espressione dell’ ISO (Identità SOnora) gruppale;

-una terza fase di sedute dedicate alla libera espressione sonora del singolo all’interno del gruppo;

-una quarta e ultima fasi di sedute che prevedano esercizi non verbali di preparazione al commiato.

Fondamentale per il raggiungimento della finalità del progetto, è la creazione del gruppo-lavoro assieme all’equipè dell’Ente. Inoltre, si auspica ad un rapporto di “rete” ciclico che veda il confronto della musicoterapista con l’equipè, laddove l’incontro e lo scambio fra terapisti e educatori è elemento necessario alla realizzazione di un intervento coerente, adeguato ed efficace.

MONITORAGGIO:

Per riuscire a convogliare le energie sonore del gruppo nel percorso auspicato, sarà cura del musicoterapista stilare e compilare schede di monitoraggio settimali  e mensili, che forniscano all’Ente il senso del percorso d’insieme, e diano informazioni riguardanti la condizione di attivazione dei canali espressivi dei singoli e del gruppo.

Ancor più accuratamente monitorata sarà la progressione nelle sedute individuali,  infatti è proprio qui che il terapista maggiormente necessita di condivisione e scambio rispetto al materiale transferiale che si presenta in seduta.

 

SETTING TERAPEUTICO

Lo spazio, che dovrebbe essere di medie dimensioni in modo da consentire una certa libertà di movimento, sarà allestito di volta in volta dalla terapista con il materiale a disposizione, scegliendo quello più idoneo al soggetto/soggetti coinvolto/i.

MATERIALE SONORO-MUSICALE

I soggetti coinvolti potranno disporre di una selezione dello strumentario Orff, tra cui bongo, tamburo, nacchere, legnetti, maracas di vario tipo e strumenti convenzionali usati non-convenzionalmente (pianoforte-tastiera ,chitarra, violino). Importantissimo sarà l’uso dello strumento vocale e dei movimenti corporei ad esso legati. Il GOS (Gruppo Operativo Strumentale) sarà messo a disposizione dal terapista.

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