L’aspettativa di vita continua a crescere a livello mondiale. Si stima che nel 2060 la popolazione ultrasessantenne raddoppi arrivando a quota 150 milioni; pertanto il mantenimento dell’indipendenza fisica negli anziani è diventato una priorità. La capacità motoria è fondamentale per poter vivere una vecchiaia autonoma, anche se spesso è la prima a venir meno nel processo di invecchiamento.
Oggi l’obiettivo della medicina geriatrica è di riuscire ad identificare precocemente i fattori di rischio che provocano lo sviluppo di patologie croniche. Tale traguardo, se raggiunto, porterà a contenere i costi sanitari e a migliorare la qualità della vita degli anziani.
Particolare attenzione è rivolta alla sarcopenia, ossia la progressiva perdita di massa e forza muscolare, a sua volta inserita nell’ambito della fragilità, cioè l’aumento della vulnerabilità dei soggetti più anziani. Per contrastare tale decadimento fisico, è stato promosso il progetto “Sprint-T”, sperimentazione clinica finanziata dalla Commissione Europea, volta a studiare e contrastare la sarcopenia, che resta ancora una patologia geriatrica sotto-diagnosticata.
“Sprint-T” interesserà oltre 1500 anziani e 80 ricercatori di 11 Paesi europei e vedrà la collaborazione di 16 tra i principali centri di ricerca in campo geriatrico d’Europa. Al termine dello studio si confronteranno i risultati ottenuti in tutti i paesi coinvolti nel progetto. All’ICRA di Parma saranno oltre 150 i soggetti che per due anni si dedicheranno all’attività fisica un paio di giorni a settimana seguiti da esperti. La finalità è di capire se l’attività fisica, unita ad una corretta alimentazione, possa allontanare i fenomeni legati alla fragilità, tra cui la perdita del tono muscolare.
Con queste attività si educheranno le persone fragili, per le quali una banale caduta potrebbe comportare drammatiche conseguenze, ad uno stile di vita sano ed attivo. Mantenere l’efficienza muscolare è importantissimo anche per sostenere il metabolismo e le difese immunitarie. Questo studio permetterà di indicare un trattamento specifico per la fragilità fisica identificando anche i segnali che, in futuro, permetteranno di agire tempestivamente al fine di evitare invalidità importanti.
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