Rinite allergica: un problema giovanile?

7 marzo 2017
Rinite allergica: un problema giovanile?

Con l'arrivo della primavera la natura si risveglia ed intorno a noi tutto è in fiore: alberi, prati, campi. L'aria si riempie di pollini ed inizia ufficialmente la stagione delle riniti allergiche, destinata a durare svariati mesi. È molto diffusa l'idea secondo cui le allergie tenderebbero a presentarsi solo in giovane età e che si estinguerebbero con il passare degli anni. Purtroppo si tratta di una falsa credenza; a dimostrarlo è una ricerca condotta dagli allergologi dell'ospedale universitario “San Martino” di Genova la quale rivela che il problema è presente anche in età avanzata e arriva a compromettere la qualità della vita degli anziani.

Scopo dello studio, individuare eventuali cambiamenti nel comportamento della ritine sopra i 65 anni. Due gruppi, giovani adulti e ultra sessantacinquenni, sono stati messi a confronto e i dati ottenuti hanno dimostrato che nell'anziano può presentare una sintomatologia diversa: spesso si accompagna alla congiuntivite. Il coordinatore della ricerca, Professor Giovanni Passalacqua, sottolinea che quando l'allergia esordisce in tarda età il bagaglio genetico risulta irrilevante. Inoltre viene messo in luce come la qualità della vita di un anziano affetto da rinite sia nettamente peggiore rispetto a quella di un paziente giovane. Questa differenza non risiede tanto nella presenza di ulteriori problemi che insorgono in età avanzata, come terapie multiple o altre malattie, quanto nell'allergia in sé che "deteriora la qualità di vita del paziente in maniera molto incisiva", afferma Passalacqua.

Occhi rossi, naso che cola e starnuti continui: cosa fare per alleviare gli invasivi fastidi che tediano gli over 65? In primis una visita specialistica per accertarsi che si tratti veramente di rinite allergica. Successivamente l'iter terapeutico da seguire è lo stesso delle altre fasce d'età, anche se occorre una maggior attenzione: vanno tenute sotto controllo eventuali interazioni tra farmaci, visto che l'anziano spesso è in terapia per altri disturbi. Da ultimo bisogna essere costanti e seguire passo per passo le prescrizioni mediche se si vogliono ottenere dei buoni risultati; una cura intermittente risulta meno efficace di una adottata con costanza.

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